Voto 8
Quando entra in campo gli avversari ridono perché ha il classico fisico da scalatore di posti a tavola. Non supera la prova costume dal carnevale 1998…forse dovrebbe buttare quel kebab che ha preso a Cunardo e che tiene in frigo da una settimana. Nonostante ciò, fa una super partita…dopo due minuti vola là dove la mamma mette la frutta esotica e nel secondo tempo prende più palle di Belen Rodriguez in un carcere di ergastolani armeni. Rinvii e aperture sono imbarazzanti però…a giudicare dai suoi passaggi sembra che giochi con le scarpe antinfortunistiche. Se mettesse a posto pure i piedi sarebbe devastante…per la faccia non si può fare proprio un cazzo però. Un campione sia dentro che fuori dal ristorante. E’ un misto tra Buffon e Scuffet.
BUFFET
Voto 9
Dopo aver chiaramente rubato due gol nel derby contro la Tresiana, il Khaled di Masciago Primo s’inventa man of the match per la sentitissima partita col Frassati. Nel primo tempo in difesa è il solito muro con l’elasticità di un faggio. E’ il classico tagliaerba Yokohama: frattura tutto quello che incontra in giro. Nel secondo tempo in fascia sembra Roberto Carlos, ma con qualche cassa di birra Bock in più sul curriculum. La decide con due gol di giustezza ed esulta eccitato come Giovinco a Gardaland…poi butta via la tripletta personale con la stessa cura di chi fa la differenziata a Foggia. In ogni caso quando guardi la classifica marcatori e leggi Cannito già a quota 5 hai la stessa bella sensazione di quando ti viene la cagarella a spruzzo il 15 agosto. Però intanto lui ha fatto doppietta al comunale di Grantola…Messi e Ronaldo ancora no.
SEMAFORO ROSSO
Voto 5
Appena si ufficializza la sua presenza in campo, la fidanzata decide di guardarsi in streaming la seconda puntata di un Medico in Famiglia. Meglio un Lino Banfi sottotono piuttosto che un Piddu in fascia sinistra. Prova a galoppare ogni tanto sulla fascia, ma poi si ricorda di avere la stessa mobilità di una commessa del Carrefour e allora lascia perdere. Pidone ti fa tornare in mente quei professori che ti dicono “E’ bravo, ma non si applica”…lui in realtà si applica un sacco solo che è proprio scarso. Tocca tre palloni e due sono per il calcio d’inizio.
CASPER
Voto 9.5
Di solito non gioca titolare nemmeno in cortile con Sansone, ma questa volta mister Kappa gli dà una chance e lo schiera nel 7 iniziale. E niente, Odoni si rivela quel solito kebabbaro di cui tu ti fidi ciecamente…preciso e faticatore, di quei kebabbari che quando gli chiedi di fare due panini non si scorda gli ingredienti e quando ti impacchetta la stagnola ti mette sempre tre timbri sulla Instanbul Card. Delizia la folla con alcune entrate da camorrista di Torre Annunziata, ma allo stesso tempo è l’unico che lì in mezzo ha la stessa visione di gioco di Brock nella prima stagione dei Pokemon. Preciso e faticatore, uno di quelli che ti guarda brutto se gli chiedi checiap-maiones-salsa iogurt senza mettere i peperoncini cuore di maometto. Uno dei più vecchi, ma ancora attivo in campo come Jerry Calà negli anni ’80 quando c’era qualche puledra da sverginare. E’ ovunque: mentre stava giocando, l’ho visto anche su Dmax che stava cacciando coccodrilli.
ONNIPRESENTE
Voto 7
In fascia fa la solita partita di sostanza, ma ha la stessa tecnica di un organizzatore di appalti truccati in Moldavia. Ogni volta che prende palla deve: stoppare di destro, stoppare di nuovo la palla cinque metri più avanti di sinistro, alzare la testa, capire che in quel momento non serve un’entrata a piedi uniti sui menischi + bestemmia annessa e poi la passa a Puma con l’internaccio da paese. C’è da dire che questa volta non si presenta al campo con camicetta da milanese imbruttito e pantalone in lino alla Lapo Elkann, ma in ogni caso il look da pornodivo navigato non passa inosservato e gli avversari gli chiedono il numero di cellulare ad ogni palla inattiva ma lui fa il menosetto e gli accetta solamente l’amicizia su Facebook. Si dice che un giorno una ragazza di Lecce abbia trovato una figurina di Cernuto per terra e sia rimasta incinta. Spavaldo.
BRAZZERS
Voto 7.5
Entra in campo con l’esperienza di chi ha 100 punture antitrombosi all’attivo e con la stessa voglia e aggressività di un manichino dell’Oviesse. Durante il riscaldamento è isolato e parla poco, poi Forlani gli dà la pastiglia dell’alzheimer che si era scordato a inizio partita e si riprende. I reumatismi gli stanno strappando l’anima ma lui non molla e compensa con grande esperienza di capitano. In campo ritorna in sé: sfodera scarpini arancio veleno autografati da Papa Francesco e ricomincia a parlare a macchinetta come Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque. Si rivolge all’arbitro sordomuto rompendogli il cazzo come quelli che ti mandano i giochini su facebook. Salva un gol già fatto per una stronzata di quel macellaio di Secchi, tira da tutte le parti ma il portiere è un fenomeno; prova anche qualche giocata di classe, ma l’ultima che ha frequentato è la seconda media
SOSSIO ARUTA
Voto 7
Entrato nel mondo del calcio in seguito ad un tragico errore di valutazione, mostra da subito un talento innato nel ritirare cinesini e pettorine sudate a fine allenamento cantando i migliori successi di Emis Killa prima della tossicodipendenza. Nel suo dna ci sono 23 cromosomi di un uomo e 23 di un puledro purosangue; galoppa come Varenne, ma davanti alla porta ricorda il Giannichedda dei tempi d’oro. Rimango dell’idea che è meglio guardare la vernice che asciuga sulla ringhiera piuttosto che uno così. Giovane come Pogba, ma per ora il suo valore di mercato si aggira attorno ai 6 euro più una goleador alla frutta e due lattine di birra analcolica. Titolo di studio?
PATENTINO DEL MOTORINO
Senza voto
In debito d’ossigeno già quando arriva con la macchina, inizia il riscaldamento con le palpitazioni. Decide di non rischiare e si accomoda in panchina…un peccato abbia già appeso le tibie al chiodo, a pranzo una tibia al volo e non ci vedo più dalla fame.
GRACILINO
Senza voto
Meno impiegato della “R” dal tabaccaio quando si comprano le Marlboro
PANCHINA D'ORO 2016